Sci paralimpico, la bella storia di Giacomo e Fabrizio
Un’ amicizia nata sui banchi di scuola tra un ragazzo ipovedente e un ragazzo normodotato di Cavalese, in Trentino, continua a produrre risultati sensazionali. La coppia di sciatori Giacomo Bertagnolli – Fabrizio Casal, dopo aver vinto tre medaglie mondiali nel 2017 a Tarvisio, inizia alla grande anche le Paralimpiadi di Pyeongchang, in Corea del Sud, che avevamo introdotto in quest‘articolo. Il 10, l’ 11 marzo e il 14 marzo i due giovani trentini – entrambi 19enni – hanno scalato progressivamente i tre gradini del podio: si sono aggiudicati prima la medaglia di bronzo nella discesa libera categoria ipovedenti, poi la medaglia d’argento nel super gigante, infine la medaglia d’oro nello slalom gigante.
Già nella seconda gara la coppia trentina aveva sfiorato l’oro: il distacco dalla coppia slovacca vincitrice, Krako – Brozman, era stata solamente di 18 secondi. Nella terza gara Giacomo e Fabrizio si sono presi una bella rivincita sugli stessi slovacchi, con il distacco finale che è stato netto, ben 5 minuti e 8 secondi. La dichiarazione di Giacomo esprime incredulità (fonte: repubblica.it) “Sinceramente non pensavo di vincere tre medaglie, sebbene fosse il nostro obiettivo sin dall’inizio. Abbiamo avuto il merito di crederci fino in fondo”
Come funziona lo sci per non-vedenti: i comandi vocali
Ma come funziona il team Bertagnolli – Casal? Fabrizio Casal praticamente fa da guida a Giacomo Bertagnolli, istruendolo con semplici comandi vocali sul percorso da seguire. Come succede al giorno d’oggi nella maggior parte dei team, i due partono insieme, ma Fabrizio si porta immediatamente davanti a Giacomo. Durante tutto il percorso, Fabrizio, tramite microfono ed auricolari, fornisce a Giacomo la direzione di guida con un segnale ritmico (pa- pa- pa…) e lo informa per tempo sulle curve che sta per incontrare con un comando in due tempi ( es. “gate – hop”). Questi comandi sono congegnati per essere facilmente distinguibili anche in caso di forte vento, pioggia, oppure rumori esterni.
Giacomo vede soltanto ombre, ma miete un successo dopo l’altro
Fin dal momento della sua nascita, Giacomo è in grado di vedere soltanto ombre a causa di un’atrofia del nervo ottico. Ma i suoi genitori non si sono scoraggiati e, già all’età di tre anni, lo hanno portato a sciare sulle piste vicino casa a Cavalese. A dodici anni ha cominciato a fare le prime gare agonistiche. Presto sono arrivati i primi successi, i viaggi in Europa e nel mondo, ed è stato tutto un crescendo. Nell’estate del 2015 ha iniziato a gareggiare insieme a Fabrizio Casal, suo compagno di scuola, e nel 2016 la coppia riesce a qualificarsi per la Coppa del Mondo, una competizione che si compone di molte gare di specialità diverse che si svolgono in varie località del mondo. Vince chi fa più punti… e Giacomo e Fabrizio fanno più punti di tutti per un’ imprevista, e straordinaria, affermazione! Anche i Mondiali di Tarvisio del 2017 regalano belle soddisfazioni, con un terzo posto nel Super Gigante e un primo posto nella Super Combinata. Fabrizio e Giacomo continuano ad allenarsi e a gareggiare duramente fino ai successi di questi giorni in Corea.
Grande popolarità
Sicuramente una bella storia quella di Giacomo e Fabrizio, che dimostra come lo sport possa far raggiungere alle persone diversamente abili vette notevoli e favorire la loro socializzazione e popolarità: in questo momento Giacomo, al centro dell’attenzione nelle cronache sportive del web, dei giornali e della TV, è sicuramente più popolare di molte persone normodotate.
Giulio Simeone
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