Economia sociale, un modello contro la crisi

Economia sociale, un modello contro la crisi

Lo scorso 27 novembre a Strasburgo è stata celebrata la 4ª Giornata europea dell’economia sociale. Organizzata dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), aveva come titolo Economia sociale: coinvolgere i territori e la società civile. Patto per l’impatto per l’Unione europea.
L’obiettivo dell’evento era valutare i progressi compiuti nella creazione di un sistema di imprese sociali e stabilire i prossimi passi per diffondere questo modello.

Il ruolo delle imprese sociali

La Giornata voleva anche dare voce alle parti interessate nel settore, creare sinergie e avviare un cambiamento sistemico a livello europeo.
Infatti vi è la consapevolezza che l’economia sociale offre un’alternativa all’attuale globalizzazione che crea sempre maggiori disuguaglianze sociali e che minaccia la sopravvivenza del pianeta.
Al contrario, le imprese sociali, radicate nei propri territori, mettono al centro della propria azione i valori di uguaglianza, giustizia sociale e sviluppo sostenibile.

La Dichiarazione

La giornata si è conclusa con una Dichiarazione comune che contiene le misure concrete richieste all’Unione europea per accelerare l’espansione dell’economia sociale:

  • integrare l’economia sociale in tutte le politiche relative al mercato unico e in quelle a favore delle PMI e dell’imprenditorialità;
  • sviluppare un adeguato ecosistema finanziario, promuovere gli investimenti strategici in progetti innovativi e sostenibili in materia di economia sociale durante tutto il loro ciclo di vita e dare la priorità all’economia sociale nei programmi di finanziamento dell’UE;
  • garantire che le imprese dell’economia sociale beneficino appieno della digitalizzazione;
  • rafforzare la visibilità e il riconoscimento dell’economia sociale in tutta Europa;
  • sostenere le autorità pubbliche nei loro sforzi volti a integrare l’imprenditoria sociale a tutti i livelli di istruzione
  • sfruttare appieno il potenziale dell’innovazione sociale incoraggiando la creazione di partenariati intersettoriali e multidisciplinari
  • vigilare affinché tutte le istituzioni pubbliche a livello locale, regionale, nazionale ed europeo attuino procedure in materia di appalti pubblici socialmente responsabili e rispettosi dell’ambiente.

La dichiarazione è stata trasmessa al Parlamento europeo e alla Commissione europea affinché ne tengano conto nei loro lavori fin dall’inizio del loro mandato.
Questo il testo completo della Dichiarazione.