Emergenza e disabilità

L’emergenza sanitaria da Covid-19 sta mettendo in difficoltà tutti, ma in particolare le persone più fragili e le persone con disabilità.
Sono tanti infatti i problemi che queste devono affrontare, dalla cura all’assistenza domiciliare, dalla spesa all’integrazione e tempo libero che sono ancora più preclusi.
E l’attenzione verso di loro finora è stata ridotta e frammentaria, con diverse promesse ed azioni che hanno cambiato molto poco la situazione e la loro condizione a rischio.
Il Governo
Il Governo ha espresso ufficialmente la propria solidarietà e vicinanza alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo il premier Conte ha pubblicato le informazioni e i provvedimenti a loro favore, come congedi speciali e voucher; giorni di permesso per legge 104; corsie preferenziali per la consegna dei generi di prima necessità. Altri interventi saranno poi varati per quanto riguarda l’assistenza ed il sostegno, ma probabilmente nella seconda fase.
Molte cooperative
Ma molte cooperative ed associazioni, per evitare che questi rimangano parole vuote, hanno scritto alla politica di occuparsi concretamente di loro.
Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare onlus ed altre realtà hanno sottoscritto un appello al Governo per garantire l’accesso a cure di pari qualità a tutti i pazienti, senza alcuna discriminazione fondata sulle condizioni di salute, di età o di disabilità.
Inoltre ritengono necessario predisporre posti letto di emergenza, tenendo conto delle specifiche necessità delle persone con patologie croniche, rare e complesse, con reparti speciali dedicati.
Infine viene chiesto che si mettano in atto tutti gli strumenti opportuni per la loro tutela, come l’accesso a terapie domiciliari, un servizio di Pronto Intervento Sociale e Socio-sanitario, la continuazione dell’assistenza domiciliare ed un servizio di tele-assistenza continuativo.
Lettera condivisa
Per quanto riguarda la spesa, Egalitè ha scritto una Lettera, condivisa da cooperative sociali ed associazioni, ai principali supermercati italiani.
Chiede loro di organizzare subito i servizi di consegna gratuita della spesa fatta online o tramite telefono, conprecedenza alle persone con disabilità e immunodepresse e agli ultra-65enni.
Inoltre invita a organizzare reti di solidarietà, con il contributo di enti associativi su base locale, per estendere la possibilità di eseguire consegne a domicilio a favore delle persone più vulnerabili.
Diverse le iniziative
L’appello è stato segnalato anche dal Disability Pride Italia, che insieme al suo network sta gestendo diverse iniziative, come i messaggi delle associazioni, gli spazi per raccontare la propria esperienza e una rete di web radio per dare informazioni a tutti.
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