Turismo, per un impatto sulla comunità

Turismo accessibile

Dopo questi mesi di buio a causa dell’emergenza Covid, il turismo si sta cominciando a riprendere, ma sotto una lettura diversa. Infatti si configura non solo come un’attività redditizia, ma anche come un fenomeno relazionale e comunitario, che ha un impatto sul territorio in cui si opera.

Il Community Fund

Recentemente Airbnb, la piattaforma di home-sharing che ha sempre continuato ad operare, ha lanciato il Community Fund, per riequilibrare l’impatto del turismo sulle località minori.
A partire da Edimburgo, in Scozia, dal mese di agosto Airbnb donerà le risorse ricavate dalla tassazione volontaria di cinque sterline a progetti locali e organizzazioni comunitarie locali.
In questo modo ogni soggiorno potrà contribuire alla ripresa dalla pandemia e consentire la realizzazione di un modello di turismo condiviso dalla comunità locale intera. Infatti si cercherà di far soggiornare i viaggiatori in destinazioni diverse da quelle usate prima della pandemia.

Un turismo di relazione

Come racconta anche il Presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi sta crescendo il fenomeno del turismo di relazione, di prossimità e di comunità.
Questo grazie ad imprese turistiche con struttura ridotta e capillare diffusione sul territorio, che offrono molti servizi legati al turismo lento (borghi, cammini, cicloturismo).
L’obiettivo Next Generation EU può dare l’opportunità di progetti ed investimenti destinati al turismo locale, che connetta le aree centrali con quelle periferiche migliorando la qualità della vita dei territori, compresi quelli a rischio spopolamento.

Ed inclusivo

Si può uscire dalla crisi e ripartire solo sperimentando un modello di turismo diverso, più sostenibile, più attento e più inclusivo. Infatti si deve garantire la piena accessibilità alle persone con bisogni speciali (alimentazione o cure specifiche) e con alcune disabilità (sensoriale, motoria o relazionale).
Tutto questo si può realizzare anche utilizzando adeguati strumenti digitali di informazione e formazione, per poter creare reti informative e per la gestione tutti i servizi richiesti.

I progetti di aCapo

La Cooperativa aCapo partecipa da anni a questi processi, gestendo attività mirate all’integrazione lavorativa e sociale nel settore del turismo per persone fragili.
Tra queste HostAbility, un progetto di inclusione rivolto a 18 giovani con disabilità, interessati ad avviare e gestire un servizio un’ospitalità extra-alberghiera nel proprio appartamento.
L’obiettivo è creare inclusione e occupazione dei destinatari dando vita al il primo circuito di bed & breakfast accessibili di Roma e del Lazio.

HostAbility

In collaborazione con le altre piattaforme si vogliono realizzare servizi adatti per diverse necessità, secondo un modello di economia alla pari.
Infatti vuole favorire la crescita e inclusione attiva per giovani, in modo da favorire la loro crescita personale e professionale, e portare maggior benessere nella propria comunità locale.
HostAbility è incominciato nel 2019 ed è poi continuato regolarmente nei mesi successivi, con mille difficoltà a causa dell’emergenza Covid. Si è concluso da poco e sarà implementato da una nuova fase non appena le circostanze esterne lo consentiranno.

Acceasy

Invece il progetto europeo Acceasy “Easy to Read Easy to Access” vuole rendere il patrimonio culturale accessibile anche alle persone con disabilità cognitive.
Acceasy è finanziato dal programma Erasmus+ Strategic Partnerships for Vocational Education and training, in collaborazione con la Fundación Aspanias Burgos, la European Grants Internazionale Academy di Perugia, la slovena E-Code e la cipriota Cyprus Autism Association.
Sono stati realizzati alcuni workshop locali presso le associazioni, interrotti per alcune mesi a causa del Covid. Le attività sono ricominciate da poco, i partner stanno lavorando al manuale e alla training action per formare gli esperti dei beni culturali sui bisogni delle persone.
Sono state definite alcune località accessibili per queste persone (in Italia la Giostra della Quintana e i Fori Imperiali), e presto partirà una campagna comunicativa per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la problematica.


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