Anche aCapo tra le buone pratiche di accessibilità

22 Marzo 2023
in Innovazione Sociale
Si è conclusa la prima fase di Territori Olimpici – Accessibilità per Tutti, un’analisi dell’accessibilità nei territori in vista degli eventi olimpici e paralimpici invernali del 2026.
Il progetto vuole facilitare la fruibilità dei servizi pubblici e privati, alimentare una comunità di pratica che condivida esperienze, buone pratiche e produrre indicazioni utili ai decisori pubblici.
Promosso da PoliS ente strumentale di ricerca di Regione Lombardia, è stato realizzato da Fondazione Triulza con il supporto di Pares.
La comunità di pratica
La comunità di pratica, alla quale ha partecipato anche la Cooperativa aCapo, ha avviato una ricerca esplorativa sulle condizioni di accessibilità a servizi turistici, culturali e territoriali in Valtellina.
Ha lavorato dal luglio fino al dicembre 2022, attraverso riunioni on line ed in presenza tra associazioni, cooperative e rappresentanti delle istituzioni politiche, economiche, culturali.
In base a diverse dimensioni di accessibilità, sono state ascoltate le persone nei territori, per un confronto fra esperienze e competenze sulla ricettività turistica, i trasporti pubblici locali, le Infrastrutture, le accessibilità architettoniche, digitali e culturali, il tempo libero e la comunicazione.
I progetti della Cooperativa aCapo
Nel corso degli incontri sono state presentate alcune esperienze significative con l’obiettivo di aiutare la comunità di pratica a condividere azioni e soluzioni concrete.
La Cooperativa sociale aCapo ha parlato dei progetti che gestisce nel campo dell’accessibilità:
CHI VIAGGIA, prosecuzione del progetto Hostability, mira all’accoglienza turistica a Roma e nel Lazio per persone con disabilità, attraverso strutture accessibili gestite dalle stesse persone disabili.
Rappresenta una sfida di lavoro alla pari per ragazzi/e che vorranno sperimentarsi nella gestione di appartamenti con un’adeguata formazione e un portale integrato.
Si tratta di un progetto di innovazione sociale, che ha avuto il sostegno della piattaforma Airbnb.
La seconda iniziativa presentata è il progetto Erasmus+ “Acceasy” sulla disabilità cognitiva, per rispondere alle difficoltà di numerose persone di accedere al patrimonio culturale.
Attraverso la metodologia Easy to read, vengono elaborati testi e terminologie semplici per facilitare la comprensione di monumenti e beni culturali.
A Roma è stata realizzata una guida sui Fori Imperiali, sperimentata insieme ai ragazzi/e con disabilità cognitive.
Una rete per l’accoglienza
La comunità di pratica dovrebbe proseguire per creare reti tra associazioni, Enti locali, operatori economici, Istituzioni e scuole e per operare azioni concrete per migliorare l’accessibilità nel territorio.
Attività e iniziative dovrebbero di disporre di un piano specifico dedicato e di un Osservatorio per conoscere le esigenze di persone in condizione di fragilità.
Così si possono creare esperienze e una cultura dell’accoglienza globale, supportate da incentivi e clausole sociali che favoriscano la diffusione di trasformazioni innovative.
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