Lavoro per tutti

Lavoro per tutti

Il Decreto lavoro 2023, approvato il 1° maggio da un Consiglio dei Ministri straordinario, introduce importanti novità che interessano aziende, lavoratori dipendenti e disoccupati.

Innanzitutto vi sarà un taglio del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti con redditi medio bassi.  Sarà attivo dal 1° luglio 2023 e fino al 31 dicembre 2023 e porterà più soldi in busta paga in media fino a circa 100 euro in più.

Dal 1° gennaio 2024

il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito da una nuova misura, l’Assegno di inclusione (ADI) per i “non occupabili”.
Inoltre vi saranno lo strumento di attivazione al lavoro (SDA) e SIISL, il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa per far dialogare Regioni e Centri per l’impiego
Sono previsti incentivi e sgravi per chi assume disoccupati, giovani under 30 e categorie svantaggiate.

Viene incrementato

Viene incrementato il Fondo nuove competenze nel periodo di programmazione 2021 2027 con le risorse rivenienti dal Piano nazionale Giovani, donne, lavoro (Fondo sociale europeo).  Il Decreto lavoro 2023 definisce anche le nuove causali per i contratti a termine: particolari esigenze previste dai CCNL, particolari esigenze di ambito tecnico, organizzativo e produttivo rintracciate dalle parti, necessità di sostituzione di altri dipendenti.
Semplifica gli obblighi di informazione e trasparenza delle aziende sui contratti.
Decide anche per la proroga del contratto di espansione per pensione anticipata, che permetterà di uscire da lavoro 5 anni prima del previsto tramite un accordo con l’azienda. Infine il Decreto stabilisce la maggiorazione di 30 euro per gli orfani con un solo genitore lavoratore e l’aumento della soglia di non imponibilità per i fringe benefit.
Introduce nuovi obblighi e regole di controllo più severe per garantire la sicurezza dei lavoratori, come le modifiche al Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 su condizioni sanitarie, monitoraggio e formazione. 

Il testo prevede

nuovi fondi per il bonus trasporti 2023 relativamente alle richieste di rimborso pervenute al Ministero del lavoro e delle politiche sociali oltre la data del 31 dicembre 2022 ed entro il 28 febbraio 2023.

Per maggiori informazioni ed aggiornamenti, potete vedere a questo link

Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato decreti di attuazione della legge.227/2001, per la tutela dei lavoratori con disabilità, l’accessibilitàdegli spazi fisici e delle postazioni lavorative.
Per quanto riguarda il Terzo settore, è previsto un contributo alle imprese sociali che hanno nel loro organico figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato.
Inoltre viene stanziato un contributo pari a 7 milioni di euroin favore deglienti del terzo settore che avranno assunto, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra 1 agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023,giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni.

Il presidente di Legacoop Simone Gamberini condivide alcune misure del decreto per le imprese e i loro lavoratori.
Ma aggiunge che sarebbe anche necessario detassare gli aumenti contrattuali per recuperare il potere d’acquisto e defiscalizzare gli investimenti per la transizione digitale e per la transizione verso gli obiettivi di sostenibilità.